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Allegro con Biro

Le categorie di mamme che odio

Ogni riferimento a fatti, persone e cose realmente esistenti è puramente casuale 🙂

La mamma olistica girl-1467479_960_720

Quella che si fa il sapone di aleppo in casa; che lava con le noci; che ha allattato finchè il bambino non ha cominciato le elementari; che non ha vaccinato, che ha praticato il co-sleeping, portato con la fascia, usato i pannolini lavabili, autosvezzato,  partorito senza epidurale in una capanna sperduta nel bosco assistita da elfi, ninfe e Mamma Orsa.

Che si cura con l’omeopatia, la fitoterapia, l’agopuntura, la musicoterapia, i fiori di bach le tisane di coda di rospo e occhi di ragno… Che “Quando tuo figlio ha la febbre gli darai mica la TACHIPIRINA??!”. Che non mangia niente di quello che mangiamo noi comuni mortali (carne, uova, farina, latte, zucchero, lieviti, alcolici e bevande gassate). Si nutre di semi, noci, frutta disidratata, verdure crude e farine integrali di cereali che in Italia non esistono nemmeno, fa la spesa solo da Naturasì e al Mercato equo-solidale, compra solo giochi in legno per il nano di casa, che aborre la televisione e i cartoni animati.

Che ti da consigli assurdi tipo: “hai il nervo sciatico infiammato? Uh come ti capisco, in gravidanza ne ho sofferto un sacco! Senti fai così, fatti aiutare da tuo marito, mettiti a 90 e issati in verticale. In questo modo vedrai che il bambino si sposta e smette di comprimere il meridiano delle vie urinarie e ti sentirai molto meglio!”

Il peggio è che tutto quello che esce dalla sua bocca è VANGELO, e quando ti vede scartare una barretta Kinder comincia a elencarti le 736 cause di morte certa per colpa degli additivi, zuccheri, solfati, agenti chimici nucleari che mettono in quella robaccia. Quasi si strozza urlando “TU fai mangiare la cioccolata a Pupi??” e tu che annuisci mesta… e pensi: cosa ne sarà di tuo figlio alla prima festa di compleanno, quando addenterà un panino al prosciutto, arrafferà una manciata di patatine e trangugerà la prima coca-cola della sua vita? Imploderà??

 

La mamma perfettamary_poppins

Quella che ti fa sentire sempre, costantemente inadeguata. E’ sempre puntuale, sempre rilassata e sorridente, sempre vestita con gusto, col giusto abbinamento di colori, sempre truccata sobriamente, sempre amorevole coi figli.

Che non urla mai, nemmeno se il virgulto che sta tirando su con impeccabile amore materno le vomita sulle decolleté Mary Jane da 400€, che si presenta ad ogni festa di compleanno con ciambelloni e muffin fatti in casa, che prepara ogni giorno gustose pietanze per i suoi pargoli, che vota la sua vita ai figli con gioioso entusiasmo, che Julie Andrews le fa un baffo.

I suoi figli si chiamano Beatrice, Angelo e Letizia, e sono la riprova vivente del detto latino “nomen omen”: dormono tutta la notte, non corrono, non sudano, non fanno mai capricci, mangiano a tavola composti e per divertirsi leggono Dostoievski.

E ti guarda con un tenero sospiro trascinare per un braccio tuo figlio urlante verso l’entrata dell’asilo, con la giacca sbottonata e le stringhe slacciate, lui, con la coda moscia, le occhiaie, le calze di due colori diversi, tu, che nonostante tutto cerchi di darti un contegno minacciando Attila tra di denti in un sorriso stiracchiato “dai amore, smettila… smettila o ti disfo di botte!!!”

Sicuramente beve, ti consoli così, pensando a Miss Perfezione come a una novella Sue Ellen.

 

La mamma Vipbelen

Arriva col Suv e lo molla in terza fila, tanto lei può tutto. Perché quella che scende dall’auto non è una donna comune, no: è un’apparizione.

E’ incinta al 6 mese del terzo figlio ma è magra e soda come tu non eri manco a 15 anni. La pelle luminosa, del resto si permette una pulizia del viso ogni 15 giorni, i capelli lucidissimi con un taglio all’ultimo grido e un colore che mette in risalto i suoi lineamenti perfetti. Il trucco di chi sembra appena uscita da una seduta dall’estetista, il gel alle unghie, il tacco 12, i jeans D&G, il piumino Montclair, i Rayban in testa.

Se non sapessi che Belen abita a Roma penseresti che è lei. Del resto, seguendo le orme della sua beniamina, non si è risparmiata la telecronaca minuto per minuto di ogni istante della gravidanza su Facebook, Twitter, Instantgram, Pinterest, e sul Calendario di Frate Indovino. Tu sapevi che era incinta ancora prima che lo sapesse lei.

E’ tutto un postare foto di lei e della sua pancia liscia come un uovo sodo in posizioni provocanti e lingerie firmata, “perché io sono e resto donna, anzi femmina prima di tutto, ancora prima che madre”.

Osserva inorridita il tuo culo flaccido e i capelli spenti, che lei, citando Samantha di SATC, non si ridurrebbe così nemmeno nel braccio della morte.

Ricambi il suo sguardo pensando “brutta stronza, al terzo figlio vedrai se non si schianterà pure a te il culo…”, ma tanto sai che NON-E’-COSI’, e la detesti ancora di più.

 

La mamma con l’ansia da prestazioneansia

Quella che suo figlio: a 6 mesi parlava coniugando i congiuntivi (te lo giuuuro! Che-io-vada!!), a 9 camminava, a un anno l’ha iscritto ad un corso di inglese, a 2 a pianoforte, a 3 a scherma, a 4 a danza, a 5 a violino, a 6 a nuoto, a 7 al corso di pittura, a 8 a teatro, a 9 direttamente all’università.

Che a 7 mesi aveva già tutti i denti e magnava bistecche e lasagne, che a 3 già scriveva e a 4 sapeva a memoria tutte le tabelline, compresa quella del 7, e citava brani della Divina Commedia.

Che quando provi ad esternarle preoccupazione “sai, Pupi ha 13 mesi ma ancora non cammina…”, ti guarda con compassione e ti dice “eh ma ogni bambino ha i suoi tempi! Sai, Piergiuliomaria ha cominciato a 9 mesi, ma lui è un bambino moooolto stimolato! Vedrai che Pupi sarà più veloce a parlare!”

“Veramente dice solo mamma, pappa, palla e baba, che vuol dire acqua”

“…”

“…”

“Guarda c’è la mamma di Asia, ti saluto!”

 

La mamma Avventure nel mondoviaggio

Quella che: viaggiare coi bambini SI PUO’.

“Sai, stavo pensando di portare Pupi in Sardegna quest’anno… ho un po’ di dubbi, il traghetto e poi il mare., la sabbia, le scottature…” osi confessarle timidamente

“Ma tesoooorooooo! Io Asia l’ho portata in Kenya a 6 mesi, e abbiamo fatto trekking con lei sulle spalle in Patagonia che non aveva nemmeno un anno! Viaggiare coi bambini si può, BASTA ORGANIZZARSI!”

E certo. Il trekking in Patagonia; e dillo che avevi lo sherpa che ti spingeva il passeggino su per le due Torri de El Calafate! E la tata filippina che ti aspettava ad ogni rifugio.

Suo figlio non soffre l’aereo, né la macchina, né il dorso di cammello.

Mica come Pupi che al secondo tornante per andare a Busalla ha già vomitato l’anima.

L’ultimo viaggio aereo lo ricordo come un incubo; dovevo tenere a bada l’esorcista, che si svegliava ogni mezz’ora solo per vomitare a spruzzo colpendo tutto (e quando dico TUTTO intendo TUTTO) quello che gli si parava davanti. Alla fine le hostess disperate mi hanno dotata di 5 copertine, che abbiamo utilizzato in toto. Scesi a Parigi non vi posso descrivere in che stato eravamo… rispetto poi alle fighesecche che viaggiavano per lavoro in tailleur Hermess…

E per tenerlo seduto un’ora di fila devo abbatterlo, come i rinoceronti nella savana quando bisogna applicargli un microchip: sparargli un sonnifero con un fucile di precisione mente scorrazza urlando su e giù per il corridoio del treno/aereo/pullman. O inchiodarcelo con la sparachiodi.

“Ma daaaaaai! Basta distrarli! Asia adora colorare!”

Anche Pupi, ma generalmente avendo un animo d’artista non si limita al foglio. Se non ha affrescato anche i sedili, il finestrino e la pelata del vicino davanti non è contento.

 

La mamma paranoicamedico

Vive nella paranoia costante che il figlio sudi, si ammali, cada, si rompa qualcosa, si spaventi o si faccia male.

Ataulfo ha sempre dormito nel lettone perché ha il terrore che muoia nel sonno; mangia solo cibi frullati e sminuzzati perché ha paura che soffochi; non corre perché sennò suda, e se suda si ammala; ha fatto tutti i vaccini, anche la peste bubbonica, “perché non si sa mai”; non va in macchina perché ha paura di fare un incidente; non salirà MAI su un aereo, non scherziamo.

Lei, la madre apprensiva, per usare un eufemismo, gira con un piccolo pronto soccorso in borsa: adrenalina in caso di shock anafilattico, defibrillatore in caso di arresto cardiaco, e il numero diretto del Dottor House, che è sempre meglio essere previdenti.

Chiama il pediatra ogni volta che Ataulfo osa dare segni di vago malessere, fosse anche un po’ di aria nella pancia (e se fosse un tumore??!).

Se beve troppo forse ha il diabete; se ha la febbre sicuramente sarà meningite; se ha la diarrea sarà colera; se ha la tosse è tisi; se starnutisce è ebola; se è pallido è celiachia; se è troppo attivo sarà ipertirodismo.

E’ la Luciana Onder dei poveri.

Ha un prontuario costantemente sotto mano di tutte le malattie, anche di quelle debellate dal 1623.

E il borotalco; Ataulfo vive avvolto in una nuvola di borotalco perché non deve sudare.

E il balsamo, litri di balsamo, perché Ataulfo ha la dermatite atopica.

Al parco lei è la sua ombra: non salire perché cadi, non saltare che ti fai male, non correre che se inciampi ti spatasci al suolo, non urlare perché potresti modificare in maniera ineluttabile i campi magnetici terrestri e  farci morire tutti.

Se vengono giù due gocce d’acqua Ataulfo non va a scuola perchè potrebbe arrivare un’alluvione; se nevica figuriamoci, che oltre ai cataclismi naturali ci prendiamo di sicuro una broncopolmonite.

Ataulfo non pratica sport perché: il calcio è pericoloso per le ginocchia, il nuoto per la cervicale, la ginnastica artistica per i legamenti, il basket per le dita, la pallavolo per le caviglie, la danza per la schiena, la scherma… c’è bisogno di dirlo??

Ti consoli pensando che con ogni probabilità sta tirando su un serial killer.

E voi? A che categoria appartenete?

43 Comments

  1. erano le dieci di sera, ho messo a letto tardi i bambini (3), per finire di leggere questo pezzo e ridere quasi alle lacrime. Avrei detto esattamente le stesse cose. Solo più malamente 🙂

  2. No va be’, sei un mito ^_^
    (al “Ti si schianta il culo” dono morta 😀 )

  3. Io appartengo alla categoria “mamma sgarrupata”! 2 figli, perennemente in ritardo, perennemente afona a parte quando non urlo con loro, cioè mai. Se cadono “non piangete che vi do il resto”, quando esco dall’asilo faccio tutta la strada ballando e cantando “happy shalalala..” gioco a loro con Memory e quando vinco, sempre, sembro Giovanni nell’autogrill quando batte il bambino ai salti mortali e gli esulta in faccia.. se non dormono tutta la notte nei loro letti divento una iena svizzera! Non li vesto come degli eschimesi al primo lieve calo di temperatura e dimentico sistematicamente l’ombrello quando piove… Insomma…una madre sufficientemente buona!😊

  4. Odio anche quelle o hanno ancora il bimbo nella pancia o non ne hanno proprio e sanno quale è la cosa giusta per i bambini, sono sicuramente migliori di te per crescere i bambini, non farebbero mai i tuoi sbagli anzi non sbagliano mai. Sanno tutto, sanno fare tutto e sono perfette

  5. Stupendaaaa mi hai fatto troppo vicino ridere mitica !!

  6. ah ah fortissima! Per ognuna ho almeno una mamma ben precisa in testa 😀

  7. Fantastica!! Ho riso un sacco, grazie! 😀
    Io appartengo alla categoria “quel che non strozza ingrassa” vs “vivi e lascia vivere”…
    In pratica, un mix tra la mamma chioccia e premurosa, quella in stile generale dell’esercito che “se mi fai arrabbiare come t’ho fatto ti disfo”. :-p

    • Ahahaha il “come t’ho fatto, ti disfo” è il mio mantra, rotolo 😂😂😂

      • Ciao Sara…bellissimo, da ridere fino alle lacrime. Però, consentimi, a costo di rendermi antipatica io, di proporre una correzione: adrenalina, non insulina, in caso di shock anafilattico. Sai com’è, qualcuno potrebbe prendere per oro colato…Per il resto è il TOP

        • Hai ragione, mi è già stato fatto notare tante volte e non l’ho mai corretto. Faccio mea culpa e appena arrivo a casa lo correggo subito!! Grazie cara!

  8. Favoloso…ho riso come una matta…le mie figlie sono grandi, ma allevate in maniera semi-spartana, perché mia madre era iper-super-protettiva…Maglia di lana io si, loro no, bicicletta io MAI (non ci so ancora andare bene) loro SUBITO, al mare io bagno di 5 minuti con cuffia, braccioli, salvagente e mio padre incollato, loro tuffi, sott acqua, bagni finché non erano stanche…

  9. Un bel post che centra in pieno certe piccole manie di noi mamme. Non ho solo capito il titolo. Perché le categorie di mamme che odi? Visto il tono simpatico del post non sarebbe stato più carino le categorie di mamme che mi fanno ridere o sorridere? Come tutte le mamme, mi riconosco un po’ in tutte e un po’ in nessuna. Davvero un mestiere difficile fare la mamma!

  10. Mi sembra che ci sia un altra categoria che forse è quella che mi fa più in…bip ovvero la categoria “mio figlio non ha problemi e intendono mai”. Dunque, io vedo quello che nn esiste? Oppure loro sono molto fortunate o brave? Sono giunta alla conclusione che dormono o delegano tuuuutto ai nonni o alla tata….ma alla fine della fiera scoprono che a 15 anni sono perfetti sconosciuti e a diciotto vanno in analisi per il resto della vita. Aprire gli occhi e farsi consigliare da veri specialisti assolutamente genitori veri mi sembra la via giusta e tanto tanto buon senso…

  11. Bellissima! Mi sono fatta una bella risata!
    Cmq quando ho partorito io le fate gli elfi e mamma orsa non erano di turno😂😂😂

    • Guarda Erika, questo è un post vecchio quasi quattro anni, e devo ammettere mio malgrado di avere virato pesantemente verso questi comportamenti che all’epoca un po’ criticavo, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Quindi mai dire mai nella vita! Ma il parto no. Giuro. Sarò sempre e per sempre pro-epidurale e pro-ospedale!

  12. Davvero simpatico questo tuo post, vedo tutte queste categorie di mamme ogni giorno: io sono un mamma ansiosa e che si fa dell’autocritica sempre, niente trucco, mi metto quello che trovo al mattino, arrivo quasi sempre in ritardo e poi vedi quelle che sembrano appena scese da un red carpet e pensi “Ma come fanno? Hanno estetista, parrucchiere, personal trainer e Enzo & Carla dentro l’armadio? Io è già tanto se ho jeans, felpe e la trapunta per l’inverno.

  13. Io appartamengo alla prima categoria, o meglio, mi impegno per offrire una vita più naturale e salutare ai miei figli. Non credo che ciò sia sbagliato, ognuno faccia le proprie scelte ma penso che la “faciloneria” e il pressapochismo stia portando alla rovina l’Italia. In bocca al lupo a tutte le mamme…visto che il nostro compito è assai difficile, soprattutto in ste tempi di povertà generale!

  14. Mi hai fatto davvero ridere.
    E hai descritto in pieno ciò che mi capita di vedere all’asilo.
    A scuola già è diverso per lo meno qui dove abito io…..
    Brava complimenti! !!!!
    Laura

  15. Il mio mito assoluto è LEI !
    La perfetta mamma vip olistica in Patagonia con ansia da prestazione che sfocia in paranoia.
    (Io mi sono limitata a concepire partorire maltrattare 5pargoli5 che si sono attualmente riprodotti in 5 nipoti 🙂 )

  16. Anche se noi mamme abbiamo tante piccole (e grandi) manie e cerchiamo conferma spargendo il verbo tra le amiche e conoscenti lo facciamo solo perché cerchiamo il meglio per i nostri bambini. Quindi anche nelle nostre profonde differenze siamo intrinsecamente uguali perché questo fine comune ci unisce. Non c’è un modo di essere mamma, c’è il nostro modo di essere noi stesse. Tutto qua.

  17. Io odio solo quelle che si sentono superiori, COME TE.

  18. 😂😂😂😂fantastico, io ho un figlio di tre anni, e quando aspettavo il secondo erano in attesa anche due amiche… sapevano tutto di come si partorisce, di cosa succede erano espertissime sulla carta, una sera mentre mangiavamo una pizza loro si scambiavano pareri e consigli con io non farò mai così io non farò mai colá… e io che silenziosamente mangiavo e dentro di me ridevo ridevo e ridevo

    • Ahahahaha esatto! Com’era quella battuta? Ho conosciuto un sacco di genitori perfetti, poi hanno avuto dei figli! 😂😂😂

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